Essere un Caregiver Familiare non
significa solo essere il parente di una persona con disabilità ma
esserne il testimone, la persona che lotta al fianco per fare in modo
che i diritti che appartengono a tutti non siano negati a chi già
deve fare i conti con la propria disabilità.
I diritti vengono frequentemente
espressi con pochi dettagli e senza "giri di parole", le
discriminazioni, invece, vengono regolarmente infiocchettate da
"paternalistiche raccomandazioni"
Queste parole indicano un diritto:
“Discriminazione sulla base della
disabilità” indica qualsivoglia distinzione, esclusione o
restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o
l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il
godimento e l’esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di
tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali in campo
politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro
campo. Essa include ogni forma di discriminazione, compreso il
rifiuto di un accomodamento ragionevole;"
Queste altre parole indicano,
invece, una discriminazione:
"Un bambino può visitare Van
Gogh Alive? Non ci sono limiti di età per visitare la mostra. Per
quanto riguarda la possibilità di muoversi e giocare del bambino
all’interno del percorso non ci sono problemi, contando anche che
le superfici videoproiettate sono anch’esse calpestabili.
Raccomandiamo solo ai genitori di tenere i propri bambini vicino a
loro e di non farli correre o parlare ad alta voce all’interno
della mostra per non disturbare gli altri visitatori. In caso di
bambini aventi disabilità fisiche o psichiche certificate,
consigliamo una visita preventiva da parte del genitore che poi
accompagnerà il bambino, come buona prassi al fine di valutare e poi
introdurre l’esperienza al bambino stesso.
Ovviamente quando il genitore
tornerà in mostra accompagnato dal bambino non dovrà acquistare
nuovamente il biglietto, che varrà anche per la seconda visita.
Ci sono indicazioni
particolari da seguire per persone con disabilità fisica o psichica?
Le immagini sono sia a scorrimento
che in dissolvenza. Tra le varie sequenze e ” capitoli ”
dell’esperienza però non sempre si ha un passaggio graduale, vi
sono anche stacchi con momenti di buio. Teniamo a precisare che i
colori sono accesi come li ha dipinti dall’artista e di grande
impatto, così come il livello dell’audio è altrettanto elevato,
in dolby sorround come in una sala cinematografica. Ai visitatori con
disabilità motoria sarà possibile accedere alla mostra a partire
dalla data che verrà comunicata quanto prima sul sito ufficiale
della mostra, su facebook, sul sito di TicketOne e direttamente a
coloro che, comunicando i propri riferimenti, richiedano di essere
ricontattati. Il Palazzo degli Esami, sede della mostra, è un
edificio storico degli anni ’20 sottoposto a vincoli e tutele tale
per cui sono state avviate le richieste per l’installazione di un
monta scale."
UN RICORSO? PERCHE'?
Perché si è deciso di fare proprio un
ricorso per discriminazione e non una petizione, una diffida o una
serie di articoli sul giornale?
Semplicemente perché tutte queste cose
sono già state fatte da tempo, ma la Mostra, aperta al pubblico dal
25 ottobre, continua a non essere accessibile alle persone con
disabilità.
I Diritti delle Persone con Disabilità
sono spesso ignorati perché chi non li rispetta non patisce nessuna
conseguenza anzi, a volte, ne ha perfino un vantaggio.
In questo caso gli organizzatori hanno
reso inaccessibile la mostra alle persone con disabilità ponendo,
sinora impunemente, ben due tipi di barriere: una barriera
architettonica rappresentata da due rampe di scale, senza aver
provveduto per tempo all’installazione di un montascale, e una
barriera culturale espressa sotto forma di “indicazioni
particolari da seguire per persone con disabilità fisica o
psichica”.
Proprio queste ultime comunicano
implicitamente che il visitatore con disabilità non è gradito.
Infatti le caratteristiche tecniche dell’allestimento sono già
chiaramente esposte nel sito web della mostra, pertanto la persona
con disabilità, o il suo caregiver, è in grado di decidere
autonomamente se il contesto può risultare per lui disturbante o non
adatto. Esplicitarlo ulteriormente rappresenta a tutti gli effetti un
tentativo di dissuasione a visitare la mostra, che nessun locale
pubblico, come cinema, ristoranti, locali notturni, porrebbe mai in
atto.
Ma il fatto sorprendente è che la
mostra abbia avuto le autorizzazioni necessarie per aprire, pur senza
essersi dotata di un montascale per il superamento delle barriere
architettoniche e sorprendente che ciò perduri da quasi due mesi,
fino a data non meglio precisata, senza che nessuna istituzione
preposta sia intervenuta.
Per questo è necessario che siano le
stesse persone con disabilità e i loro caregiver a denunciare questa
discriminazione, a chiedere quella tutela e quel rispetto dei loro
diritti che non sono stati garantiti né dagli organizzatori
dell’evento né dalle istituzioni che avrebbero dovuto vigilare.
L'AZIONE COLLETTIVA - Contro
l'inaccessibilità alla mostra, contro questa barriera culturale
oltrechè architettonica, l'associazione Avvocato
del Cittadino a cui si sono
rivolte molte persone per segnalare il problema e chiedere tutela,
organizzano un ricorso collettivo per chiedere la rimozione della
discriminazione e il risarcimento del danno non patrimoniale patito
dalle persone con disabilità
CHI PUO' PARTECIPARE -
possono partecipare le persone con disabilità motoria che non hanno
potuto visitare la mostra a Roma (anche se straniere - o di altre
città italiane - e venute in vacanza nella Capitale nel periodo
della mostra o che hanno desistito dal raggiungere i luoghi della
mostra per via dell'impossibilità di accedervi) PER
PARTECIPARE, CLICCA QUI
QUOTA DI
PARTECIPAZIONE - per partecipare occorre iscriversi ad Avvocatodel Cittadino e versare la quota associativa di 20 euro.
E’
possibile partecipare fino al 7 gennaio 2017, invitiamo tutti quindi
ad aderire ed a combattere con noi questa assurda discriminazione con
l'obbiettivo di creare un precedente che sancisca la concretezza di
un diritto che non può, non deve più essere omesso in qualsiasi
manifestazione aperta al pubblico.
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