Francia
In
Francia ci sono due tipologie di supporto assicurativo dedicate ai caregiver
familiari.
La
prima, un’indennità giornaliera di
presenza (allocation journalière de présence parentale - AJPP), è attribuita al
genitore che ha la cura di un figlio di età inferiore ai 20 anni. In questo
caso il bambino deve avere una malattia, una disabilità o un infortunio di
particolare gravità che rende indispensabile la presenza costante e vincolante
del genitore per la cura. Il destinatario riceve per ogni giorno una indennità
giornaliera fino ad un massimo di 22 giorni al mese. Se il familiare è un
dipendente, è necessario richiedere un permesso di aspettativa al proprio
datore di lavoro. Se il familiare è disoccupato il compenso AJPP, sospenderà
l’ indennità di disoccupazione su richiesta del Caf.
Il
destinatario riceve un conto di credito per 310 giorni di congedo, compensati
su base giornaliera. L'importo
dell'indennità giornaliera di presenza dei genitori va dai € 42,20 ai €
50,14 a seconda delle esigenze di sostegno del bambino. L'assegno è
concesso per un periodo massimo di 3 anni, che possono essere prorogati di sei
mesi in sei mesi per un periodo pari alla durata prevista del trattamento
stabilita dal medico del bambino. Se durante l'esame semestrale, il medico
ritiene che il bambino è guarito o che il trattamento è completato, il diritto
alle prestazioni è sospeso, ma può essere riattivato in caso di recidiva o di
reiterazione.
La
seconda è l’Assurance vieillesse volontaire des tierces personnes bénévoles –
APF” dove la "terza persona" è
una persona che volontariamente svolge i compiti e gli obblighi di
assistenza ad un membro della sua
famiglia disabile o invalido (coniuge, ascendente, discendente, o un affine
fino al 3° grado) e può godere di un’assicurazione facoltativa per la vecchiaia e la
copertura infortunistica dei rischi d’invalidità. Inoltre con la Circolare min. 81/3SS § III del 1981/08/01,
ai sensi dell'articolo 9 del decreto 80-541 del 4 luglio 1980 , è possibile
riscattare i contributi, per le persone che possono documentare lo svolgimento
delle funzioni di cura senza alcun compenso ad un coniuge o un
membro della famiglia infermi o disabili, prima dell’approvazione di questa
legge, che possono acquisire, per il periodo o i periodi in cui essi
esercitavano tale attività, i diritti di assicurazione volontaria a copertura
del rischio per il pagamento dei contributi pensionistici.
Vedi anche:
Ma l'Europa esiste solo per quello che interessa a loro? La copiassero anche in questo. Sara, depressa e stanca
RispondiEliminaPerché non considerare come esempio la Spagna, dove si dà la tutela al caregiver non parente?
RispondiEliminaChi ha stabilito che il malato invalido totale voglia farsi cambiare il pannolone da un parente, magari di sesso diverso?
Ma perché non affrontare anche questo problema? Uno Stato evoluto fa fronte anche a questo problema di dignità umana. E' mai possibile che sia un tabù? Perché non dirlo chiaramente che c'é disagio nel farsi fare certe cose? Si sopporta e non si dice nulla, quando é un diritto avere l'assistenza che provochi meno disagio possibile.